martedì 30 novembre 2010

G.M. horned chernobyl ant

Ho sempre avuto la passione per i terrestrial, che considero un tipo di mosca che non deve mai mancare nella fly-box di qualunque PAM che si rispetti. Per chi mi conosce saprà sicuramente del mio amore verso i micro-torrenti e riali di montagna ed è propio in questi ambienti che ho trovato la massima espressione per i terrestrial. Infatti a mio avvisto non esiste un tipo di mosca capace di avere una poliedricità tale come un terrestrial ben costruito. Questa espressione massima, l' ho trovata in una mia costruzione nata quasi per caso, circa un' anno fà. La mosca in questione è una variante della celeberrima chernobyl ant che a differenza del dressing originale, ha il corpo sagomato a foglia di salice con biot d' oca a formare le antenne/corna. i colori che hanno dato maggiori risultati sono stati il verde scuro e l' arancione, ma anche il nero, chart, marrone e addirittura il rosso fluo.

DRESSING
AMO: knapek n.10
FILO DI MONTAGGIO: uni olive
SOTTOCORPO: dubbing di opossum olive
CARAPACE: foam olive sagomato
ZAMPE: sili-leg col tarantula
ANTENNE/CORNA: biot d' oca olive

Come già detto in precedenza, questo dressing nasce per la pesca in torrente, dove acque vorticose e mai troppo calme fanno diventare i giochi più complicati. Quindi mi serviva un' artificiale che avesse galleggiabilità prima di tutto, imitatività e non ultimo il fattore visibilità anche in casi di acqua turbolenta. La galleggiabilità del foam è sicuramente nota a tutti, ma anche le sili-leg che rimangono sospese sul film dell' acqua creano oltre fattore galleggiamento un' effetto di movimento dovuto al muoversi dell' acqua.

Variante arancione

L' utilizzo migliore di questa mosca è nella classica pesca in buca, facendogli fare ''la pattinata'' che in alcuni casi si rivela davvero micidiale.

Non mi sento la facoltà di consigliare una combo ideale per questo tipo di pesca, ma posso semplicemente dire ciò che uso io.
Questa è la mia combo:
Canna: Nortonfly 'special nimbus' 9'
Coda: greys platinum series 3#
Sul mulinello basta dire che sia large harbor per favorire le spire ampie.


Marco Gentili

lunedì 29 novembre 2010

La G.M. cover flies

Tenendo conto di un' affermazione detta da uno dei must della Pam al centrachide italiani, Paolo Pacchiarini, la pesca a mosca al bass a volte sfora quelli che sono i canoni di suddetta tecnica. Primo fra tutti il lancio, però dobbiamo tenere conto che vi sono situazioni in cui i bass propio non ne vogliono sapere di bollare sulle imitazioni T.W. In questo caso non dobbiamo dimenticarci che noi Flyfishers, abbiamo a dispozione un range molto ampio di mosche e non le solite canoniche di cui si fa uso solitamente, mi riferisco a popper, slider o bugs in cervo. Basterà semplicemente spremersi le meningi per ''partorire'' nuove mosche, magari insolite, ma che ci daranno sicuramente ottimi risultati in certe situazioni. Per fare un sempio vorrei citare una mia ultima creazione per il bass, la mia G.M. cover flies. Questa mosca nasce vedendo un sito americano che trattava queste cosìdette Jig Flies. La cosa mi incuriosì particolarmente e provai immediatamente a farne qualcuna. La mosca è composta da una C'ultiva Round Head, accessorio per lo spinning con esche siliconiche, ma che presenta le caratteristiche per suddetto dressing che ho voluto rivisitare un pochino. La coda è composta da un dubbing intrecciato di FINE FLASH col. RUSTY diviso da un ciuffetto di fibre sintetiche ( l' e.p. vanno benissimo ), il corpo è composta invece da uno zonker di coniglio col. barred orange infine la testa è composta dallo stesso materiale della coda. a differenza del dressing originale io ho voluto aggiungere delle SILI LEG col. TARANTULA per aggiungerci del movimento aggiuntivo. L' indomani, presi canna e mulinello e mi misi a provare subito questa mosca in un lago del mio appennino. Il risultato fu davvero straordinario, i bass erano come assuefatti da questa mosca, che aggredivano con veemenza. Unico neo di questa mosca è il peso davvero eccessivo, che ci obbliga a usare esclusivamente con il lancio a pendolo, da usare nelle cover più difficili da bucare ( da cui prende il nome ).
La combo utilizzata fu una canna 9', 8# WT FLOATING
ecco il pesce più bello della sessione

Ciao a tutti
Marco

Un nuovo inizio

Ciao a tutti mi chiamo Marco, ho 21 anni e sono di Rimini e come penso molti che leggeranno questo blog affetto dalla malattia della PAM. Spero che ci seguiate numerosi a presto